Finita la guerra, l'intera proprietà Balbo fu sequestrata dallo Stato italiano perché ritenuta "profitto di regime". Gli eredi Balbo vinsero la causa contro lo Stato ma prima che fosse emessa nel 1954 la sentenza di cassazione del sequestro, Punta Ala restò per quasi dieci anni amministrata da incaricati restii ad ogni miglioria. Recuperata la proprietà, gli eredi Balbo, dopo lunghi ripensamenti e con un po’ di amarezza, giunsero alla determinazione di venderla.